Canelli- Un giovane, come suo padre 22 anni prima, diventa donatore di midollo osseo
In questo tempo soffocato da parole di morte e da storie tristi, l'Admo Valli Belbo e Bormida ha una bella storia da raccontare. Quella di Luca, un giovane di 23 anni come tanti, che ha donato il midollo osseo (o meglio, le cellule staminali midollari) ad uno sconosciuto malato di leucemia per salvargli la vita. "C'è chi spara agli sconosciuti e chi gli dona il proprio midollo osseo: noi siamo donatori di vita" dichiara con soddisfazione e fermezza la Presidente dell'associazione che ha sede a Canelli, ma che opera in collaborazione tra le 2 Valli Belbo e Bormida, Alessandra Ferraris.
Luca racconta così la propria esperienza: "Non mi sento diverso da prima. È un'esperienza che t'impegna qualche giorno, mi è sembrata una delle cose più normali che si possano fare, per aiutare un'altra persona che ha una malattia grave. Perché non ci perdi nulla: forse per questo non sei troppo preoccupato. È difficile che qualcosa vada storto al donatore. Piuttosto la preoccupazione è per il malato e hai paura che il tuo midollo non attecchisca. Tutta la parte speciale non è la donazione, ma è rendersi conto che sei unico per qualcun altro. Non sei tu che hai trovato l'altro, ma l'altro che ha trovato te e tu ti sei fatto trovare pronto. È questo che fa la differenza. Pensare che in tutto il mondo ci fossi solo io che potevo salvare questa persona sconosciuta, che oggi vive col mio stesso sangue, fa venire i brividi. Anche mio padre ha donato il midollo osseo 22 anni fa. Dato che la probabilità di trovare un donatore compatibile è bassissima (meno di 1:100.000), pensare che in una sola famiglia di 5 persone ben 2 arrivino alla donazione è un caso assolutamente straordinario, che ha certamente pochi precedenti nella storia".
Chi volesse diventare Donatore di Cellule midollari staminali può rivolgersi al Gruppo ADMO Valli Belbo e Bormida: Alessandra Ferraris 328.70.237.48 oppure direttamente sul sito www.donatoriadmo.org
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