Alessandria - Ascolto, orientamento, consulenza, percorsi di consapevolezza e psicologici a favore di uomini che intendono interrogarsi sulla messa in atto di comportamenti aggressivi, prevaricanti, violenti in particolare quando questi sono rivolti contro le donne
Contrastare la violenza di genere lavorando sul recupero degli uomini maltrattanti. Con questo intento nasce nel 2020 l'associazione di promozione sociale alessandrina Alter Ego.
"I primi percorsi di accompagnamento al cambiamento dei comportamenti violenti sono stati attivati sul territorio già nel 2018, nell'ambito di un progetto messo in atto su impulso del Centro antiviolenza Medea, dell'associazione GAPP e della Cooperativa Coompany&. La decisione di costituirci in associazione viene nell'estate successiva al periodo più duro dell'emergenza sanitaria, che ha visto l'acuirsi di molte situazioni di violenza domestica, prima sommerse" - spiega Renzo Sacco, Educatore professionale di Alter Ego.
Da allora l'associazione non si è mai fermata, registrando negli ultimi due anni a seguito dell'introduzione del "Codice rosso" (Legge n.69 del 2019) un'impennata dei casi in carico. Il Codice Rosso infatti, oltre ad introdurre una corsia prioritaria per i casi di violenza sulle donne, stabilisce che la sospensione condizionale della pena sia obbligatoriamente subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni, che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di autori di violenza.
"Alter Ego aspira a diventare uno dei Centri per Uomini Autori di Violenza della Regione Piemonte. Poco più di un anno fa la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, ha deliberato in merito ai requisiti minimi dei CUAV. Un testo molto importante che consente di disciplinare e regolamentare il sistema. La definizione di requisiti minimi e di standard di qualità di tali strutture, infatti, ne riconosce l'importanza e intende evitare che possano operare realtà non adeguatamente qualificate. Il possesso di tali requisiti è inoltre condizione sine qua non per accedere a finanziamenti pubblici a sostegno della struttura - prosegue Renzo Sacco.
Con uno staff di 1 psicoterapeuta, 2 psicologi, 3 educatori professionali e 1 mediatore interculturale Alter Ego sviluppa percorsi di presa di coscienza e psicoeducativi rivolti a quegli uomini che intendono interrogarsi sulla messa in atto di comportamenti aggressivi, prevaricanti e/o violenti, nelle varie espressioni con cui possono manifestarsi. Il servizio prevede una prima fase di orientamento, accoglienza, analisi della domanda e valutazione del rischio di reiterare comportamenti maltrattanti. Successivamente a queste valutazioni, se ci sono le condizioni, segue l'effettiva presa in carico dell'utente con un percorso psicoeducativo individuale o di gruppo. Tali percorsi devono avere durata di almeno 1 anno, per quelli di gruppo, e 8/10 mesi, per quelli individuali. È possibile inoltre svolgere successivamente anche percorsi di psicoterapia individuale.
A 3 anni dalla sua costituzione l'associazione conta circa 65 accessi e 25 percorsi individuali in corso di svolgimento.
Per ogni utente è prevista la compilazione di una scheda di rilevazione condivisa a livello regionale (Ires - Regione Piemonte - Dipartimento Pari Opportunità C.d.M.) con cui si auspica di rilevare dati aggiornati e puntuali sul fenomeno della violenza di genere e di ottenre maggiori riscontri anche sull'efficacia degli interventi messi in atto da parte dei Centri.
"Peraltro - aggiunge Sacco - ad oggi siamo prevalentemente impegnati nei percorsi cosiddetti di recupero ma per agire con maggiore efficacia occorre lavorare anche sull'ambito culturale e più in generale sull'educazione al rispetto. Per questo, in collaborazione con altri enti del territorio, cercheremo di svolgere anche un'attività di prevenzione e sensibilizzazione sulle tematiche della violenza, bullismo, comportamenti e atteggiamenti prevaricanti che interessano il mondo maschile. Ad esempio, negli anni scorsi, siamo stati partner del Centro antiviolenza femminile Medea in un progetto di sensibilizzazione sulla violenza di genere e sul linguaggio discriminante che ha coinvolto ragazzi, ragazze e allenatori di alcune squadre sportive della nostra Provincia".
Contatti: 0131.48.14.43 - 339.45.30.488 - progettoalterego@gmail.com
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