Alessandria - Spazio quotidiano di cura, condivisione e creAzione per adolescenti con disturbi del comportamento alimentare e altre forme di disagio psichico e per le loro famiglie
"CuidArte" è il progetto terapeutico proposto dall'AVOI - Associazione Volontari Ospedalieri per l'Infanzia, in stretta collaborazione con l'associazione di promozione sociale GAPP e la cooperativa sociale Coompany &. Grazie al co-finanziamento della Fondazione CRAL, il progetto mette a sistema sperimentazioni, interventi di prevenzione e presa in carico del disagio preadolescenziale e adolescenziale, offrendo un intervento di cura multidisciplinare sul territorio alessandrino.
"Insuccesso e demotivazione scolastica, disturbi alimentari, ritiro sociale, "pandemic fatigue" comportamenti scorretti nell'uso delle nuove tecnologie sono solo alcune delle, sempre più diverse, forme di malessere psichico e sociale diffuse tra i giovani - ci spiega Elena Mietto, psicologa e socia GAPP - Con questo progetto, grazie anche ad una consistente rete di partenariato, che coinvolge soggetti del privato sociale ma anche ASL AL e Cissaca, si vuole fornire una tempestiva e continuativa risposta di accoglienza, ascolto e cura rivolta ad adolescenti con queste problematiche ed ai loro genitori".
Il significato del progetto sta tutto nel suo nome "CuidArte", che nella lingua spagnola vuol dire "prendersi cura". Il prendersi cura dei ragazzi e delle ragazze, che vivono un delicato momento di fragilità, è messo in campo attraverso uno spazio quotidiano dove vivere momenti di condivisione e relazione. Un luogo diverso da quelli tradizionali, medicalizzati, spesso etichettanti e per questo rifiutati. Presso una ristorazione attiva nel sociale, centro di aggregazione e socializzazione lontano dagli stigmi, si realizza un percorso di cura suddiviso in moduli.
Nell'ottica di una presa in carico multidisciplinare integrata dei giovani e delle loro famiglie il Progetto offre un percorso intensivo suddiviso in moduli trimestrali per un gruppo di adolescenti dai 10 ai 22 anni. Ogni modulo prevede 2 incontri settimanali della durata di 3 ore ciascuno, con pasto condiviso in piccolo gruppo, gruppi di parola e laboratori psicoeducativi, esperienziali ed espressivo - creativi, condotti da psicologhe e volontari dell'AVOI. Le attività, supervisionate costantemente da psicoterapeuti e neuropsichiatri infantili, sono svolte in piccolo gruppo, strumento privilegiato per favorire la socializzazione e l'incontro.
Per i genitori, oltre a una presa in carico individualizzata quando necessaria, è proposto uno spazio di confronto di gruppo, a cadenza quindicinale, perché anche la famiglia è un prezioso ed indispensabile facilitatore di cambiamento.
"Lo strumento del gruppo di piccole dimensioni consente di rendere l'intervento più incisivo. Attraverso "il fare insieme" (mangiare, parlare, dipingere e molto altro) tra pari, gli adolescenti imparano a conoscersi, a condividere i propri punti di fragilità in una dimensione libera dal giudizio, la quale consente di portare alla luce vissuti ed esperienze personali che li fanno sentire gradualmente più accettati e meno soli - prosegue Elena Mietto".
Il progetto, che è già alla sua quinta edizione, negli anni ha visto crescere notevolmente il numero di richieste: gli adolescenti coinvolti sono passati dai 5, della primissima edizione, ai 23 di questa mentre sono circa una quarantina attualmente i genitori che partecipano alle attività loro dedicate.
"CuidArte" è un progetto sperimentale e innovativo che può rappresentare un esempio virtuoso di buone prassi di cura grazie ad una sinergia ormai consolidata tra pubblico e privato sociale e che è stato possibile proseguire anche per l'anno 2022-23 grazie alla fiducia e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
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