Asti – La mostra itinerante contro la violenza di genere che smaschera le bugie degli uomini maltrattanti ed oppone alle loro false promesse la realtà dei dati
SOS Donna è un progetto pilota che nasce l'8 marzo 2019, per agevolare la visione d'insieme sui servizi attivi nel territorio astigiano contro la violenza di genere, attraverso un portale web ed altre iniziative in grado di rendere facilmente disponibili quelle informazioni utili a chiedere aiuto.
Curato dall'Associazione Mani Colorate, dal maggio scorso il progetto porta nei comuni del territorio la mostra "Non crederci! Se ti tratta male e poi ti dice: non lo farò più...". 10 pannelli a misura d'uomo che mettono nero su bianco le frasi ricorrenti pronunciate dagli uomini che maltrattano le donne con la promessa di non rifarlo, frutto delle testimonianze raccolte in questi anni dal Progetto SOS donna con gli operatori delle forze dell'ordine (Carabinieri, Questura) e del centro provinciale antiviolenza L'Orecchio di Venere.
"Perdonami… non succederà più!", "Mi è partito lo schiaffo. In questo periodo sono stressato" "Prometto, smetterò di seguirti", "Saprò controllare la mia gelosia", "Ti ho fatto paura? Non volevo" sono alcune di queste frasi.
"Una mostra ad alto impatto emotivo, volutamente partita dall'ospedale Cardinal Massaia, luogo di cura e di prima accoglienza delle donne vittime di violenza. Nel suo percorso itinerante, ha già raggiunto 27 luoghi della nostra provincia e si chiuderà a dicembre in un altro luogo simbolo: il Tribunale, luogo in cui gli uomini maltrattanti vengono giudicati per quello che hanno commesso" - racconta Piero Baldovino, presidente dell'associazione Mani Colorate.
"Purtroppo i recenti fatti di cronaca ci dicono che non possiamo abbassare la guardia. Quella della violenza di genere è una vera e propria emergenza. Il nostro impegno per informare e sensibilizzare non si ferma. La mostra nei prossimi mesi farà tappa in altri 7 Comuni del territorio e, tra novembre e dicembre, sarà a lungo ospitata a Torino presso la sala esposizioni del Consiglio Regionale del Piemonte "- conclude Piero Baldovino.
L'esposizione invita i visitatori a riflettere. Chi vuole può lasciare una frase o un pensiero su un registro che ha anch'esso un alto valore simbolico: un lenzuolo bianco che arriva dall'ospedale.
Le lenzuola dismesse, non più utilizzate, quelle stesse che possono aver avvolto e accarezzato per prime una donna maltrattata accolta nella struttura sanitaria, divengono carta su cui il visitatore può scrivere il proprio messaggio di solidarietà, incoraggiamento o saluto. Sono numerose le lenzuola su cui centinaia di visitatori hanno già lasciato un proprio pensiero.
L'ultimo dei dieci pannelli si rivolge direttamente alle donne vittima di violenza ed espone tutti i contatti utili per chiedere aiuto, ma non solo, rende anche disponibili informazioni sul "Programma Umano", promosso dal Centro Antiviolenza "L'Orecchio di Venere" del Comitato di Asti della Croce Rossa Italia, rivolto agli uomini maltrattanti che vogliono cambiare ed intraprendere un percorso terapeutico.
La mostra "Non crederci", realizzata in collaborazione il Centro antiviolenza L'Orecchio di Venere di Asti, con il sostegno del Consiglio regionale (Consulta delle Elette e Consulta Femminile), Asl AT, Cisa, Cogesa, Anci Piemonte, Soroptimist Club di Asti, Fondazione CRAT e Banca di Asti, è stata ideata da Laura Nosenzo, giornalista, scrittrice e responsabile della comunicazione di SOS donna, che ne ha redatto i testi, il progetto grafico, invece, è curato Giorgia Sanlorenzo, docente all'Istituto d'Arte "B. Alfieri" di Asti.
Fin dalla sua nascita SOS donna conta sulla collaborazione di Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, Prefettura, Provincia e Comune di Asti, Polizia di Stato - Questura di Asti, Comando Provinciale dei Carabinieri, Consigliera di Parità della Provincia, Ufficio Scolastico Territoriale, Ordine degli Avvocati, Associazione Italiana Donne Medico, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Asti, Associazioni Libera, Mani Colorate, Piam, Rinascita, Uni-Astiss Polo Universitario Rita Levi Montalcini, Biblioteca Astense Faletti, Israt (Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Asti).
Per saperne di più visita il sito del progetto: Sos Donna | Contro la violenza alle donne (sos-donna.it)
Contatti: info@manicolorate.it
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