Asti – Importante confronto tra istituzioni e realtà operanti nella Casa di Reclusione sul valore dell’inserimento lavorativo per detenuti e comunità
Si è tenuta giovedì 12 dicembre, presso il CPIA1 di Asti, la conferenza "Oltre le Mura", importante momento di confronto dedicato al ruolo del lavoro come strumento per l'inclusione e il reinserimento sociale dei detenuti. L'incontro ha riunito istituzioni, esperti e realtà attive nel settore, sottolineando l'impatto positivo dei progetti di economia carceraria sul territorio e sulle vite delle persone coinvolte.
Significativi gli interventi e le testimonianze delle realtà attive da anni nella Casa di Reclusione di Asti: Beppe Passarino (Segretario dell'Associazione di volontariato Effatà), Silvana Nosenzo (Agar Teatro), Davide Bosso (Dirigente CPIA 1 Asti), Giorgio Marino (Dirigente I.I.S. G. Penna), Eliana Mele (Direttrice della sede di Asti di Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri), Luca Digiandomenico (Presidente Consorzio Co.Al.A.) e Davide Gioda (Cooperativa sociale La Strada).
Un unico e forte messaggio condiviso da tutte le realtà: "Il lavoro, la formazione e le diverse attività trattamentali rappresentano un'opportunità di riscatto che restituiscono dignità e speranza. Creare percorsi di inclusione lavorativa significa investire non solo sul futuro dei detenuti, ma anche su quello della comunità. L'applicazione dell'art. 27 della Costituzione, che promuove il recupero dei detenuti, è strettamente legata al coinvolgimento della comunità e al potenziamento di progetti integrati".
L'incontro si è concluso con un forte appello a consolidare la collaborazione tra istituzioni, cooperative e associazioni per costruire un modello di economia carceraria che restituisca dignità, opportunità e speranza a chi vuole ricominciare.
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