C’è un modo per ognuno di noi per fare del bene che non costa: né tempo, né denaro.
Ogni cittadino italiano, dipendente o libero professionista, può infatti scegliere liberamente a chi destinare il proprio 5x1000, cioè quella percentuale (pari appunto al 5 per mille) delle tasse obbligatorio sul reddito Irpef.
La scelta del beneficiario di questa donazione è molto importante perché offre la possibilità, a tutti, di specificare nel dettaglio come lo Stato deve disporre delle tasse obbligatorie che gli vengono versate.
La destinazione del 5x1000 non comporta dunque per il contribuente nessuna spesa e nessun onere ulteriore e non è alternativa a quella dell'8 per mille: si può, infatti, decidere di destinare tutti e due, oppure solo uno.
Si può scegliere fra un'ampia gamma di "soggetti", la maggior parte appartenenti al mondo del Volontariato: enti operanti nel mondo del Terzo Settore iscritti nel RUNTS - Registro Unico Nazionale (art. 3 del D.lgs. 3 luglio 2017 n. 111), ONLUS iscritte all'Anagrafe delle ONLUS e altri Enti individuati dalla legislazione.
Lo ribadiamo, se non fosse ancora chiaro: il 5x1000 non è né una tassa né un'ulteriore spesa. È una parte delle imposte che viene destinata comunque a enti benefici o organizzazioni non profit ma, anzi, ti permette di decidere a chi devolvere una parte delle tue tasse.
Il contribuente ha quindi l'opportunità di scegliere un "soggetto" al quale destinare il 5x1000 dei propri contributi: nel caso in cui non indichi uno specifico "beneficiario", ma solo il settore tra quelli indicati (es: volontariato), il 5x1000 sarà ripartito, in modo proporzionale, tra i soggetti accreditati per quel settore. Infine, qualora non indichi nessun specifico soggetto e nessun settore, il 5x1000 dei contributi andrà allo Stato.
Se è vero che il numero dei contribuenti che hanno colto questa opportunità con la dichiarazione dei redditi 2022 registra un più 200.000 scelte, sono ancora troppi coloro che non approfittano di questa opportunità per fare del bene che non costa né denaro, né tempo, se non quello di una firma. Ed è uno spreco.
"Ci sono cose che a noi volontari sembrano ormai scontate (oltre che fondamentali)" sottolinea Rosanna Viotto, presidente del CSVAA, "come il 5x1000 ma, come risulta dai dati non è per nulla così: ancora troppe persone non conoscono questa opportunità, vitale per gli Enti del Terzo Settore e a costo zero per i contribuenti, ossia ognuno di noi: ecco perché il CSVAA da sempre, in questo periodo, promuove una campagna di sensibilizzazione dedicata al 5x1000. L'obiettivo è diffondere la conoscenza di questa straordinaria opportunità di finanziamento per il Terzo Settore che può coinvolgere tutti, senza richiedere alcun tipo di impegno e permettendo a ognuno di esercitare il proprio potere di scelta".
Il 5x1000, oggi più che in passato, forse, è uno strumento indispensabile agli Enti del Terzo Settore per reperire i fondi necessari per continuare a svolgere la propria preziosa - a volte unica - attività di sostegno sociale, a beneficio dell'intera comunità e offre, dunque, a ciascuno di noi un'importante opportunità per sostenere il volontariato locale, scegliendo tra le diverse associazioni quella che preferiamo, senza che ciò costi nulla al contribuente dal momento che, in ogni caso, ad essere devoluto è il 5x1000 dell'imposta già versata.
Per devolvere il 5x1000 ad una Associazione di Volontariato che ha scelto, il contribuente non deve fare altro che mettere la propria firma e indicare il codice fiscale corretto dell'Ente cui intende destinare il 5x1000 nell'apposito spazio.
E se non si conosce il Codice Fiscale dell'Ente al quale si vuole devolvere il proprio 5x1000 è possibile richiederlo direttamente all'Associazione che si è scelta, al CSVAA o cercarlo nell'elenco del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali (per Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale) o in quello dell'Agenzia delle Entrate (per le ONLUS).
Il 5x1000 al Volontariato è davvero un dono prezioso che non costa nulla e fa del bene: un peccato "sprecarlo".
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