Asti – Il libro che sarà realizzato dai detenuti della Casa di Reclusione di Asti e dagli allievi dell’Istituto Monti di Asti
"Una penna per due mani" è il progetto di scambio culturale e di promozione alla scrittura e lettura promosso da Effatà Asti, grazie al contributo della Regione Piemonte (Contributi destinati alla realizzazione di iniziative di animazione sociale e culturale, tutela del patrimonio ambientale, artistico e naturale realizzati da ODV, APS e Fondazioni del Terzo Settore, in attuazione della scheda di programmazione triennale finanziata da Casa Delle Ammende), e la collaborazione degli studenti dell'Istituto Monti. Il progetto prevede la realizzazione di un libro dalla doppia copertina e doppia lettura: da una parte i testi scritti dagli autori detenuti e dalla parte opposta le pagine scritte dagli studenti. Le due letture convergeranno nelle due pagine centrali dove, due disegni, uno di un detenuto e nella pagina opposta quello di uno studente, rappresenteranno la loro stanza: quella dentro le mura e quella fuori dalle mura.
L'intento è quello di stimolare la cultura dell'accoglienza e dell'accettazione delle diversità per il superamento di quei pregiudizi che creano emarginazione.
Per avvicinarsi alla realtà del carcere le due classi quinte dell'Istituto Monti coinvolte hanno partecipato a due incontri di formazione in cui hanno potuto conoscere meglio la situazione e le azioni che si sviluppano nel carcere di Asti e la figura del detenuto con le sue tensioni, aspettative e bisogni. Un terzo momento collettivo è previsto alla fine del mese di aprile presso la Casa di Reclusione, dove gli studenti potranno incontrare i detenuti che hanno partecipato al progetto e scambiarsi i manoscritti originali.
In autunnoi sarà organizzata una presentazione pubblica del libro, la cui doppia copertina sarà illustrata da giovani artisti astigiani.
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