Nel paese del riso e del sorriso, istruzione e speranza di miglioramento per 3.700 bambini grazie all’Ecole Sarah
L'Ecole Sarah è più di una semplice scuola, è un faro di speranza nel villaggio di Andranovolo, in Madagascar. Un luogo di apprendimento unico, fondamentale per l'istruzione e lo sviluppo della comunità locale, nato grazie all'impegno dell'associazione Progetto Sarah. Fondata nel 2007, l'associazione porta il nome di una ragazzina improvvisamente scomparsa all'età di 12 anni. Una tragedia, un dolore inimmaginabile che i suoi genitori riescono a trasformare in speranza.
Nel poverissimo villaggio di Andronovolo, situato nel sud est del Madagascar, il Paese in cui Sarah aveva due sorelline aiutate a distanza dalla sua famiglia, il Paese in cui, in un tema, aveva espresso il desiderio di portare il proprio contributo, lì l'associazione costruisce una scuola.
Un edificio con dodici aule, servizi igienici, uffici e direzione e nel mezzo un grande cortile dove i bambini possono giocare durante la ricreazione e riunirsi prima dell'inizio delle lezioni.
Si parte con 30 alunni che frequentano la prima e la seconda elementare. L'anno successivo gli alunni sono 170, dalla materna fino all'ultimo anno della scuola primaria, per un totale di 7 classi. Sul luogo le suore di San Giuseppe di Aosta, originarie della zona, fanno da ponte tra gli intenti dell'associazione italiana ed i bisogni della popolazione locale, gestiscono la struttura e curano i rapporti con le famiglie.
Nel corso degli anni Progetto Sarah, oltre all'edificio scolastico fa costruire un grande pozzo, la casa degli insegnanti e due mense scolastiche; sistema uno stabile esistente, ripristina il dispensario medico e una scuola di cucito e artigianato locale per dare un'occupazione alle ragazze più grandi. Fa anche fronte a tre inondazioni e a seguito dell'ultima, quella del 2022, la più violenta, con venti che superano i 250 km orari, che distrugge completamente il ponte che collega il villaggio alla strada principale, fa ricostruire il collegamento come sottopasso, affinché non venga più distrutto dai cicloni.
In Madagascar Progetto Sarah collabora anche con altre realtà al servizio dei poveri e dei disabili della zona, come l'ospedale di Henitzoa e i Ftazi gestiti dalle suore Ospedaliere della Misericordia, il Foier di Padre Hemeric, l'orfanotrofio delle Suore del Sacro cuore di Ragusa, ma il sostegno principale rimane sempre quello alla scuola.
Nel corso di questi 17 anni la scuola di Andranovolo ha dato la possibilità a molte famiglie poverissime di fornire almeno l'istruzione di base ai propri figli. Complessivamente hanno frequentato l'Ecole Sarah circa 3.700 alunni.
Dal 2013 l'associazione cura anche la formazione degli studenti che, terminata la scuola primaria, desiderano continuare gli studi: finora ha accompagnato al diploma circa 700 ragazzi. Ma non solo. Dal 2019 Progetto Sarah sostiene anche gli studi universitari ai due studenti diplomati più meritevoli. Attualmente sono gli 10 studenti universitari cui l'associazione garantisce una borsa di studio.
Tutto questo è reso possibile grazie alla generosità di tante persone, famiglie astigiane, scuole del territorio (San Domenico Savio, Buonarotti, Brofferio, Martini, Liceo Scientifico Vercelli e Liceo Classico "V. Alfieri") che hanno creduto e continuano a credere alla realizzazione di questo sogno.
"Affrontiamo il lungo viaggio che da Asti ci porta nel sud del Madagascar, fino al Tropico del Capricorno, con la determinazione di chi si sente annichilito dagli eventi funesti e vuole ottenere un riscatto, per riconciliarsi con la vita. Sarah ora è lì, tra quei bambini che aveva visto nelle immagini sporchi, poveri e affamati ma incredibilmente sorridenti. Nel suo progetto di vita Sarah sentiva l'attrazione per quel mondo, sapeva di potersi dedicare ai più deboli. Con l'associazione prendiamo il testimone per realizzare speranza e sogni a quei bambini" - Aldo e Marina, genitori di Sarah, presidente e segretaria dell'associazione.
Per conoscere meglio l'associazione: Progetto Sarah
|