Asti - Iniziative per rimettere al centro della politica il contrasto alle mafie e alla corruzione
È partita anche in provincia di Asti la campagna nazionale di Libera: "Fame di verità e giustizia", un percorso che sta attraversando l'Italia, da Nord a Sud, con iniziative, flash mob, laboratori, assemblee e azioni di denuncia, per animare il dibattito pubblico e rimettere al centro il contrasto alle mafie e alla corruzione.
Sul territorio astigiano, la campagna ha preso il via lunedì 16 giugno, con un flash mob a Moncalvo, davanti a Cascina Graziella, il bene confiscato al boss mafioso Francesco Pace, per ricordare il valore del riutilizzo sociale dei beni confiscati in una Regione come il Piemonte, settima in Italia per numero di confische di beni ma terzultima per il loro riutilizzo.
Un'altra tappa è stata quella presso l'orto sociale del Comune di Dusino San Michele, bene confiscato alla 'Ndrangheta, dove è stato simbolicamente imbastito un tavolo apparecchiato, con tanto di "menù" su cui erano riportati i 12 punti dell'agenda civile, proposta dall'associazione presieduta da don Luigi Ciotti.
Anche sul nostro territorio il messaggio partito dalla rete di Libera è forte e chiaro: "In un Paese dove lo spazio civico si restringe e la partecipazione viene scoraggiata, mafie e corruzione si sono fatte invisibili e considerate accettabili. Ma noi non ci stiamo."
Per ulteriori informazioni: asti@liberapiemonte.it.
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